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San Canuto IV Re di Danimarca, martire

10 luglio

1040 circa – Odense, Danimarca, 10 luglio 1086

Patronato: Danimarca

Emblema: Corona, Scettro, Palma

Martirologio Romano: A Odense in Danimarca, san Canuto, martire, che, re ardente di zelo, incrementò nel suo regno il culto divino, sovvenne alle condizioni del clero e, dopo aver fondato le Chiese di Lund e di Odense, fu infine ucciso da alcuni rivoltosi.


Knud nacque all’incirca nel 1040, figlio illegittimo di Sven Estridsen, nipote del re inglese Canuto (1016-1035). Ricevette la corona danese nel 1080 e si dimostrò immediatamente favorevole all’approvazione di nuove leggi in sostegno della neonata Chiesa del suo paese. Istituì una sorta di sostentamento del clero, trasferì gran parte del potere dai conti ai vescovi che vennero così investiti anche di cariche temporali. Il re Canuto IV si fece inoltre promotore dell’edificazione di numerose chiese ed effettuò cospicue donazioni in favore dei nuovi monasteri fondati dai missionari inglesi.
Ritenne sempre illegittima l’occupazione dell’Inghilterra compiuta dai normanni e perciò tentò ripetutamente di sconfiggere Guglielmo il Conquistatore, in nome di una ritrovata unità fra Danimarca ed Inghilterra. Tra il 1069 ed il 1070 si recò con la flotta vichinga in aiuto dei ribelli inglesi e cinque anni dopo collaborò ad n’incursione su York, anche se poi dovette tornare sui suoi passi appena falli la rivolta inglese.
Nel 1085 Canuto avrebbe voluto intraprendere nuovamente una spedizione, ma trovò la netta opposizione del suo popolo, guidato dai conti che egli aveva spodestato, stremato dalle pesanti tasse che egli aveva imposto. Strinto d’assedio presso Odense, al re Canuto non restò che rifugiarsi nella chiesa di Sant’Albano. Qui il 10 luglio 1086, dopo aver ricevuto la comunione, fu ucciso con otto suoi seguaci mentre era inginocchiato ai piedi dell’altare. Lo storico moderno Barlow sostenette che in tal modo l’anarchia imperante in Scandinavia salvò per l’ennesima volta l’Inghilterra ed “il calendario nordico si arricchì di un altro santo incerto”, facendo evidentemente riferimento ai santi sovrani martiri Olav II di Norvegia ed Erik IX di Svezia.
Ma siccome le circostanze della sua morte ci mostrano come i ribelli si stessero indirettamente opponendo alle sue politiche filo-ecclesiastiche, la Chiesa non esitò a considerare sin da subito vero martirio quello a cui fu sottoposto il re Canuto IV di Danimarca. Verificatosi parecchi miracoli sulla sua tomba, il suo culto fu approvato già nel 1101 dal papa Pasquale II ed ancora oggi lo si è voluto ricordare così nel nuovo Martyrologium Romanum nell’anniversario della morte: “A Odense, in Danimarca, ricordo di S. Canuto (Knut), martire, che, re infiammato di passione, durante il suo regno difese e diffuse il culto divino, contribuì al sostentamento del clero, finché, fondate le Chiese di Lund e di Odense, venne ucciso per la sua politica favorevole alla Chiesa da alcuni sudditi ribelli”. E’ talvolta possibile trovarlo in alcuni calendari al 19 gennaio, data in cui era tradizionalmente ricordato il santo re danese presso Odense.

Autore: Fabio Arduino
 


 

Nato in Danimarca intorno al 1040, Canuto (Knude in danese, significa “legame, nodo”) è un re saggio, dal cuore buono. Guida il suo popolo ispirandosi ai valori cristiani e partecipa alle crociate contro popoli non ancora evangelizzati. Già da ragazzino rivela interesse per la religione, prega e spesso fa penitenza mangiando pochissimo. Si sposa con Adele, contessa di Fiandra, e diventa padre di tre bambini, tra i quali Carlo il Buono. Combatte, senza successo, al fianco dei Vichinghi contro i Normanni comandati da Guglielmo il Conquistatore che invadono l’Inghilterra, sua alleata. Altre battaglie compiute, invece, nell’Europa dell’Est (Prussia ed Estonia) per diffondere il Cristianesimo lo vedono vincitore.
Morti il padre e il fratello, Canuto, una volta diventato re, nel 1080, promulga leggi seguendo i principi della sua fede: protegge gli orfani, le vedove e i poveri. Fonda chiese e monasteri in tutto il Paese. Soprattutto cerca, in ogni modo, di ridare la libertà agli schiavi, donando ad ognuno un pezzo di terra da coltivare. Nel 1086 viene ucciso a Odense sull’isola di Fionia (Danimarca), nella Chiesa di Sant’Albano, da alcuni sudditi ribelli, contrari alla sua decisione di voler introdurre una tassa per finanziare le opere di assistenza della Chiesa (la decima). I contestatori sono sobillati e guidati da Olaf, fratello del re Canuto, bramoso di prendere il potere. Canuto, invece di difendersi, preferisce soccombere piuttosto che macchiarsi dell’omicidio del fratello. Dopo l’incoronazione di Olaf, la Danimarca conosce un periodo di terribile carestia che il popolo interpreta come una punizione divina per l’assassinio di re Canuto.
Tanti miracoli avvengono dopo la morte del re dal buon cuore, che viene proclamato patrono della Danimarca. Attualmente le sue spoglie sono custodite nella Cattedrale di Odense che porta il suo nome. Una cattedrale a lui dedicata sorge anche a Lund, in Svezia, fino al 1658 territorio del regno di Danimarca. Anche nel centro storico di Roma è visitabile una cappella intitolata a San Canuto, nella Chiesa di Santa Maria in Traspontina.


Autore:
Mariella Lentini


Fonte:
Mariella Lentini, Santi compagni guida per tutti i giorni

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Aggiunto/modificato il 2023-07-07

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